Conflittualità e crisi di coppia

Seguo con interesse il ritorno di Recalcati in televisione, che diffonde tra la gente una prospettiva psicoanalitica. Dopo aver affrontato nella passata edizione la famiglia, nel nuovo programma si occupa di "Lessico amoroso". Spesso in terapia si presentano problematiche riferite alla coppia, anche in sedute individuali. Al di là della storia personale e delle aspettative, conferme e dei desideri o bisogni inconsci proiettati nell'altro e nella relazione, che non possono che essere affrontati in vivo nel setting terapeutico, vorrei qui proporre una breve riflessione sulle diverse modalità di gestione del conflitto come indicatori della salute di una coppia. Premesso che il conflitto si presenta inevitabilmente in ogni incontro, dal momento che l'alterità si pone ontologicamente come scarto di significato, e che l'odio è intrinsecamente legato all'amore, anzi salva l'individuo dal rischio di collasso simbiotico, differenti sono le vie per gestirlo. Alcune coppie sono incapaci di portarlo alla luce, sviscerarlo e risolverlo in senso evolutivo; in tal caso esso può rimanere latente o anche manifestarsi ma cristallizzato, sotto forma di rivendicazioni, offese e umiliazioni che mortificano l'altro. La coppia può anche sopravvivere nel tempo, ma non costituisce un elemento vitale e arricchente per gli individui che la compongono. Del resto, tutto ciò che non è manifesto, lavora sotto sotto, indisturbato, come nella bellissima metafora freudiana dell'iceberg. Al contrario, laddove il conflitto è sostenuto dalla sincera preoccupazione per il benessere dell'altro e dalla consapevolezza profonda del valore di quella coppia, allora esso può essere espresso apertamente, affrontato, per portare i due ad un livello di intimità e condivisione superiore e più profondo. Come la vignetta magistralmente illustra. Del resto, l'aggressività è solo uno dei modi possibili di "andare incontro" all'altro e vi sono relazioni in cui essa pare assente, ma in realtà l'intero rapporto è strutturato su un conflitto latente.

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